Con la crisi cresce la voglia di franchising. La difficile fase del mondo del lavoro e il posto fisso che si fa sempre più lontano spingono infatti un numero crescente di italiani a mettersi in gioco, attratti dalla possibilità di avviare un'attività in proprio, ma limitando al contempo i rischi e gli investimenti iniziali.
Un comparto in crescita. «Il trend è positivo da molti anni», sottolinea Italo Bussoli, segretario generale Assofranchising. «Dal 2007 a chiusura 2011 gli addetti (franchisee titolari e occupati nei punti vendita) sono passati da 182.908 a 188.222 (+2,9%). Si tratta di un risultato lusinghiero, specie alla luce degli ultimi anni di crisi e in questo senso il franchising è creatore sia di nuovi imprenditori (i franchisee) sia di posti di lavoro per le persone occupate nel punti retail».
Le prospettive restano buone anche per il 2013, periodo in cui «prevediamo circa mille nuove aperture e circa 4mila nuovi posti di lavoro», spiega Francesco Montuolo, vicepresidente Confimprese. Una formula vincente, insomma, anche in tempi di crisi. «In questo particolare momento di congiuntura economica, il franchising rappresenta una buona occasione per poter aprire in autonomia una propria attività», osserva Giovanni Bonani, co-fondatore di BeTheBoss, portale specializzato nella ricerca di opportunità imprenditoriali.
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Come vede il popolo del franchising la crisi occupazionale e cosa chiede al nuovo Parlamento e al nuovo Governo? Un sondaggio, svolto a febbraio su un campione di circa 1.000 intervistati tra i lettori registrati ad un portale del settore, ha messo in evidenza analisi ed indicazioni utili per il legislatore.
Per quanto riguarda le cause della emergenza lavoro, la maggioranza ritiene che essa derivi dalla combinazione dell’incapacità dei governi a creare un clima che stimoli le aziende ad investire (56,1%) con la gravità della crisi economica-finanziaria (46,6%), cui si aggiunge il fardello degli ostacoli burocratici (73%). Un altro grosso problema viene individuato dalla legislazione sul lavoro troppo rigida, che per proteggere i lavoratori dal rischio del licenziamento ha in realtà creato un ostacolo a nuove assunzioni (36,3%). Anche la delocalizzazione delle fabbriche all’estero viene visto come un fattore che ha portato alla stasi attuale (35,7%), mentre sembra essere meno sentito il problema del precariato e dei lavori a tempo determinato: solo il 34,2% degli intervistati ritiene che si sarebbe dovuto procedere con un piano per trasformare i posti di lavoro precari in posti fissi, anche part time.
Per quanto riguarda le proposte per iniziare a risolvere la questione occupazionale, la maggioranza degli intervistati ritiene che vadano ridotte subito le tasse, sia alle imprese (70%) che ai cittadini (63,9%) e che vadano attivate linee di credito ai giovani orientati all’autoimprenditorialità (59,8%). -
Dodici nuovi affiliati, due aperture già concordate per il 2013 e 12 precontratti firmati e già attivi. Non sembra conoscere crisi il franchising degli asili nido Il Pianeta dei Bambini, che quest'anno ha registrato una crescita senza precedenti, espandendosi anche in nuove zone d'Italia, e portando a 23 il numero dei franchisee.
Fonte: www.primapaginanews.it
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La catena di negozi francesi Fnac sceglie la strada del franchising per recuperare valore e prepararsi alla quotazione in borsa, prevista per l'anno prossimo. Così la casa madre francese conta di aprire negozi investendo una cifra limitata e coinvolgendo partner commerciali. Una scelta per certi versi obbligata dopo che Ppr, il gruppo della famiglia Pinault, ha deciso di concentrarsi sul settore del lusso, la gallina dalle uova d'oro in confronto a una catena di libri e dvd che è in crescente difficoltà. L'obiettivo finale è quello di vendere una Fnac nuovamente appetibile.
Fonte: Italia Oggi
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