Come vede il popolo del franchising la crisi occupazionale e cosa chiede al nuovo Parlamento e al nuovo Governo? Un sondaggio, svolto a febbraio su un campione di circa 1.000 intervistati tra i lettori registrati ad un portale del settore, ha messo in evidenza analisi ed indicazioni utili per il legislatore.
Per quanto riguarda le cause della emergenza lavoro, la maggioranza ritiene che essa derivi dalla combinazione dell’incapacità dei governi a creare un clima che stimoli le aziende ad investire (56,1%) con la gravità della crisi economica-finanziaria (46,6%), cui si aggiunge il fardello degli ostacoli burocratici (73%). Un altro grosso problema viene individuato dalla legislazione sul lavoro troppo rigida, che per proteggere i lavoratori dal rischio del licenziamento ha in realtà creato un ostacolo a nuove assunzioni (36,3%). Anche la delocalizzazione delle fabbriche all’estero viene visto come un fattore che ha portato alla stasi attuale (35,7%), mentre sembra essere meno sentito il problema del precariato e dei lavori a tempo determinato: solo il 34,2% degli intervistati ritiene che si sarebbe dovuto procedere con un piano per trasformare i posti di lavoro precari in posti fissi, anche part time.
Per quanto riguarda le proposte per iniziare a risolvere la questione occupazionale, la maggioranza degli intervistati ritiene che vadano ridotte subito le tasse, sia alle imprese (70%) che ai cittadini (63,9%) e che vadano attivate linee di credito ai giovani orientati all’autoimprenditorialità (59,8%).